Ho un glaucoma: quali sono le conseguenze sulla vista?
Lei è affetto da glaucoma. Si tratta di una malattia dell’occhio dovuta a un aumento della pressione intraoculare e a un danno al nervo ottico che può anche portare alla cecità. È una malattia grave, ma che può essere stabilizzata con un trattamento adatto, da cui l’importanza di una diagnosi precoce.
Ho un glaucoma: a cosa è dovuto?
Il glaucoma è una malattia che colpisce la vista. In Italia interessa il 2% degli ultraquarantenni. Le cause precise della malattia non sono note, ma si sa che la genetica riveste un ruolo importante: il rischio di soffrire di glaucoma aumenta se in famiglia è già presente la malattia. I due occhi hanno la stessa predisposizione alla malattia, anche se il glaucoma può non evolvere necessariamente allo stesso modo per entrambi.
Quali sono le conseguenze sulla mia vita?
Il glaucoma è la conseguenza di un deterioramento lento e progressivo del nervo ottico. Questo nervo serve a trasmettere l’informazione ricevuta dall’occhio al cervello. L’occhio continua dunque a vedere in modo normale, ma la trasmissione delle informazioni al cervello si altera con il tempo. Questa situazione è generalmente dovuta ad un aumento della pressione oculare, che diventa troppo elevata nell’occhio, a causa di un eccesso di liquido (umore acqueo). In assenza di trattamento, il campo visivo diminuisce lentamente fino a una possibile perdita della vista.
Quali sono le ripercussioni nella vita quotidiana?
All’inizio, la vista non diminuisce. L’occhio non vede certe zone o certi dettagli del campo visivo, ma il cervello compensa questo deficit. Il glaucoma può pertanto passare inosservato. In uno stadio più avanzato, i disturbi alla vista possono essere molto fastidiosi, ad esempio possono rendere la guida dell’automobile pericolosa in quanto il campo visivo viene ristretto.
Ho un glaucoma: quali sono le conseguenze sulla vista?
Con il tempo, e in mancanza di trattamento, queste zone si estendono e il cervello non riesce più a compensare correttamente questo deficit. È in questo momento che si diventa coscienti della presenza di queste zone “cieche” all’interno del campo visivo. La vista può essere fortemente perturbata. Poco a poco, dovrà sforzarsi sempre di più per guardare ai lati.
Quali soluzioni mi vengono offerte?
Il trattamento del glaucoma mira a far abbassare la pressione oculare. Non consente di ritrovare la vista perduta, ma impedisce la comparsa di ulteriori danni. È quindi importante diagnosticarlo in fase precoce. Dal momento che gli interventi sono leggeri, ci si può sottoporre a qualsiasi età, se la salute lo permette. Esistono tre tipi di trattamento:
● I colliri (nella misura di una o più gocce da applicare nell’occhio affetto in orari fissi) permettono di diminuire la quantità di liquido prodotto dall’occhio e di aumentare la quantità evacuata. Il trattamento va seguito a vita.
● Il laser (intervento in anestesia locale, in day hospital) facilita il deflusso del liquido contenuto nell’occhio per far abbassare la pressione. Il suo effetto non è definitivo, e l’intervento deve talvolta essere ripetuto. L’intervento è benigno e non necessita di ricovero. Eventualmente, è possibile trattare tutti e due gli occhi nello stesso intervento. La vista comincia a migliorare dall’indomani e diventa chiara dopo qualche giorno. È necessario seguire un trattamento con collirio per qualche giorno. È possibile che compaiano lievi irritazioni, che comunque passano in breve tempo.
● La chirurgia (intervento sotto anestesia locale all’ospedale, in clinica o in un centro specializzato) consiste nel realizzare una piccola incisione sull’occhio per fare abbassare la pressione. Il ricorso alla chirurgia ha luogo solo una volta falliti i trattamenti con collirio o laser. Dal momento che l’intervento comporta un’incapacità passeggera, è preferibile trattare un occhio alla volta.
Prima dell’intervento, dovrà firmare una scheda informativa che le sarà presentata dal suo oftalmologo. Non esiti a chiedere chiarimenti sullo svolgimento dell’intervento e a condividere le sue possibili ansie.
Come si svolge la convalescenza dopo la chirurgia?
L’intervento è rapido e leggero, e potrà ritornare a casa molto presto. La vista è disturbata, ma spesso è già migliore di quella che aveva senza occhiali prima dell’operazione. Essa migliora rapidamente nella settimana che segue. Dopo l’intervento, deve evitare tutto ciò che potrebbe irritare o infettare l’occhio: il fumo, il trucco, la polvere, il contatto con animali domestici… È sconsigliato lavarsi la testa nei tre o quattro giorni successivi, o farsi il bagno in piscina nelle due-tre settimane che seguono l’operazione. È preferibile organizzarsi qualche giorno di riposo prima di riprendere le proprie attività quotidiane. È meglio non guidare prima che la vista non si sia stabilizzata, ossia due o tre settimane dopo l’operazione. Per quanto riguarda le cure, dovrà applicare il collirio per circa un mese. Infine, pensi a proteggere gli occhi dal sole il più spesso possibile con degli occhiali adatti. Qualsiasi sia il suo trattamento, dovrà consultare regolarmente il suo oftalmologo, in quanto sarà necessario un monitoraggio periodico dell’occhio.
Il monitoraggio della pressione oculare a partire dai 45 anni permette di trattare il glaucoma sin dai primi segni, e prima che sopraggiunga un’alterazione della vista. Il trattamento mira a far abbassare la pressione oculare e a migliorare la circolazione sanguigna. Visite regolari dall’oftalmologo a partire da una certa età, nel momento in cui la vista comincia a cambiare, permettono di evitare complicazioni.
Redazione a cura di “Malice & Co. (Francia)”. Traduzione e revisione a cura del Dott. Emilio Romanini.